con Federico Antonello, Francesco Aricò, Riccardo Pieretti
testo e regia Niccolò Matcovich
scenografia Davide Germano
aiuto scenografia Federica Foschia
ufficio stampa Marta Scandorza
grafica Eleonora Danese
foto di scena Simone Galli
durata 50 min
La panchina di un parco, tre ragazzi alle periferie dell’esistenza, la noia della provincia. Una pistola nelle mani sbagliate, un bersaglio casuale e un colpo fatale. Odore di sangue e di ergastolo, al tramonto di un noioso giorno d’estate.
Ispirato a un reale fatto di cronaca, l’atto unico plasma una storia tutta americana e cerca di renderla non solo più vicina bensì universale. Quel noioso giorno d’estate restituisce la quotidianità della tragedia – o tragicità del quotidiano – attraverso un linguaggio apparentemente realistico.
Le espressioni forti e il linguaggio crudo sono specchio della rabbia e del rancore che i tre provano nei confronti di una vita amara, colpevole di averli fatti crescere troppo in fretta: i ragazzi si sentono già adulti e cercano di dimostrarlo trasformando le chiacchiere in passatempi più pericolosi. E’ proprio la necessità di sentirsi vivi e adulti nel presente che li porta a giocare con Mr. Jogging…